Kart e regolamenti, il nuovo meccanismo per evitare i tamponamenti non convince i Rokker.
Dopo qualche gara di kart nei campionati Cik, Fia e Csai, monta la polemica sul nuovo sistema di rientro del nuovo musetto adottato da poche gare. Se i contatti non sembrano diminuiti, e Riccardo ne ha avuto un assaggio, piovono penalità su penalità, anche quando si è solo coinvolti in un incidente o un semplice contatto. Eventualità non proprio rara, non solo perché stiamo parlando di competizioni, ma soprattutto perché da metà griglia di partenza in giù la bagarre è agguerritissima e i giri per recuperare sono pochi, soprattutto in categoria Mini Rok.
In tre gare, dove i nostri video lo dimostrano, ci siamo ritrovati con il musetto non perfettamente in linea, non rientrato o sganciato, quindi. Una applicazione meccanica del nuovo regolamento ci ha così rifilato ben 10”. Un’infinità, se si considera che in una manciata di decimi si concentrano moltissimi piloti.
È certamente giusto studiare sistemi che aiutino ad essere più virtuosi in pista ma sarebbe altrettanto giusto portare avanti una battaglia sulla sicurezza e spiegare ai ragazzi che non si vince ad ogni costo e che i sorpassi improbabili rischiano di coinvolgere non soltanto se stessi ma anche gli altri piloti in gara.
Senza contare i danni materiali, ci sono poi quelli che colpiscono il morale del pilota, della squadra, per non parlare dei sacrifici dei genitori. Ci sono i punti in classifica in palio, è vero, ma c’è anche la sicurezza di quei ragazzi che aspirano a diventare i piloti di domani.
Ci sono i commissari di gara? Usiamoli, diamo loro dei compiti di sorveglianza reale sui contatti in pista. Ma prima, occorre che il breafing pre gara con i piloti sia molto più serio.
Non basta un casco e una tuta per parlare di sicurezza, ci vuole una educazione continua e penalità che non riguardino soltanto il cronometro.
Viva il motor sport!